Le nuove frontiere della bellezza si costruiscono con Focus e Cuore
Mentre il mondo della bellezza cambia e si lega sempre più alle ultime innovazioni in ambito tecnologico, la figura del beauty expert, e in particolare del parrucchiere, si evolve e punta a nuove frontiere.
Per intenderci, non c’è più l’hairstylist/artigiano che lavora solo sulla materia capelli; né esiste il salone come realtà ermetica e limitata al semplice “saper fare i capelli”.
Esiste piuttosto un’impresa, fatta di professionisti che, mentre ampliano il raggio di azione della propria attività, rielaborano il personale cerchio di lavoro e competenze stringendolo su un focus ben preciso, fino a diventare veri hair specialist, o meglio, parrucchieri Hairlovers.
E la differenza è tutt’altro che sottile.
Tramontata l’era del parrucchiere factotum, sorge quindi una nuova figura che scende in campo puntando su 3 valori, sulle 3E che rispecchiano le caratteristiche della società in cui viviamo ma soprattutto i desideri di una clientela sempre più consapevole ed esigente: Expertise, Experience, Exclusive, e cioè competenza, esperienza ed esclusività.
Qualità che devono essere coltivate e messe in opera nella più totale libertà, che è un altro elemento fondamentale per differenziarsi e offrire unicità al cliente finale. Oltre a essere una delle colonne portanti dell’Accademia di Hairlovers e del metodo – Focus e Cuore – con cui, attraverso una formazione di alto livello e azioni di supporto costante al parrucchiere, contribuisce alla crescita professionale di moltissimi professionisti.
“Mentre generalmente i saloni partono da cosa fanno, in Hairlovers ci si concentra sul focus, sul perché. Lo storytelling legato alla passione e al cuore di chi vuole fare impresa è il punto di partenza da cui sviluppare metodo e strategie distintive: se si tratta di un salone rivolto ai ricci o al biondo, per esempio, il team avrà bisogno di narrazioni e strumenti ad hoc – semplici e immediati – per allinearsi su quel focus” spiega Davide Guglielmino, fondatore dell’accademia.
Nessuna dipendenza dalle tendenze, dai brand o dai franchising, quindi. La crescita del parrucchiere, in Hairlovers, è sostenibile e mira a plasmare esperienze reali, concrete e durature, che ruotano intorno all’identità di ogni professionista e ne valorizzano il potenziale.
Il metodo con cui tutto questo viene realizzato è semplice e circolare, basato su 7 punti chiave che permettono di elevare al massimo l’esperienza in salone e la sua identità: focus, valore, target, come raggiungere il pubblico, asset, esperienza, cash flow e analisi dei dati rilevati.
Obiettivi raggiungibili anche – e soprattutto – attraverso l’ausilio offerto dalla tecnologia, che in questo nuovo panorama si rivela indispensabile sia per organizzare il lavoro in salone che per promuoverlo all’esterno e attirare ogni giorno nuove potenziali clienti.
Il digitale consente, per esempio, di monitorare i numeri, di svolgere azioni di marketing mirate e tutte le attività a esso collegate. Connette i parrucchieri ai clienti e ai colleghi in modi mai visti prima, per confrontarsi, ispirare, crescere. E in salone, svolge un ruolo fondamentale a livello sia organizzativo che gestionale, poiché grazie all’utilizzo di CRM (Customer Relationship Management) è possibile regolare le interazioni con i clienti e immagazzinare un infinito numero di dati e informazioni.
Appare evidente dunque come l’esperienza finale offerta sia solo la punta di un enorme iceberg.
“La cima di una complessa struttura” per dirla ancora con le parole di Davide, “che, del digitale, si avvale per comunicare la propria USP, proposta unica di valore. Dai ‘prodotti’ offerti in salone – i look realizzati – all’identità, passando per la comunicazione dell’esperienza unica progettata per le sue ospiti. E ancora il digitale si rivela prezioso per attrarre nuova clientela, fidelizzarla e per permettere al parrucchiere di aumentare autorevolezza, valore percepito ed emergere tra i competitor”.
Se la strategia e le azioni compiute sono mirate e allineate con il focus, il risultato non può che essere straordinario.